mercoledì 2 luglio 2008

Morti Bianche



Mi domando perché le tragiche morti avvenute sul luogo di lavoro vengano denominate come “Morti Bianche”. Dal punto di vista etimologico “Morte Bianca” allude all’assenza di una mano che in modo diretto sia responsabile dell’incidente. Ma le mani, dei datori di lavoro, sono invece grondanti di sangue, quello degli operai che non FANNO lavorare in sicurezza. Ogni anno in Italia muoiono mille lavoratori, cosa c’è di bianco in tutto questo? Bianco, solo il lenzuolo che mestamente copre il corpo inanime di un lavoratore. Ci sono poi situazioni che fanno meno notizia e che per questo non meritano nemmeno un trafiletto ; gli infortuni e le menomazioni fisiche i nostri invalidi civili. L’ Italia ha un primato scandalo, siamo il paese con più incidenti e anche la rinnovata consapevolezza della situazione che stiamo vivendo non sembra aver innescato un’inversione di tendenza. Ancora troppi morti .Una guerra. Ma guerra di chi e contro chi? Stato? Datori di lavoro? Sindacati disonesti, che importa cercare un colpevole tanto non verrà punito. In questa guerra non muoiono eroi, perché chiamarli tali? Le forze dell’ordine muoiono per lo stato ed è per questo che vengono proclamati eroi nazionali . Ad un operaio non fanno il funerale di stato, con tutti gli onori e le formalità. Del resto è solo un operaio. Ed invece per me sono loro gli eroi. Quelli che escono di casa con la consapevolezza di fare un lavoro faticoso, che sudano per avere uno stipendio misero, che lavorano nella consapevolezza del pericolo e nella paura di sfondare il muro dell’omertà; “ e se poi denuncio il mio datore di lavoro sarò licenziato, chi darà da mangiare ai miei figli”
Le lacrime delle vedove e degli orfani, bagnano anche i nostri volti. E di Bianco, in tutto questo, non c’è proprio nulla.

56 commenti:

Gianna ha detto...

Streghetta mi ero posta pure io la stessa domanda:perchè morti bianche?Perchè non c'è un colpevole? Non so...Morire mentre si lavora è inaudito!Certo che sono loro i veri eroi!!

acquachiara net ha detto...

La situazione è sicuramente molto complessa, ci sono situazioni di forte degrado ma non sempre chi lavora è esente da responsabilità di distrazione, per anni sono stato responsabile di produzione in diverse aziende e il mio problema più grosso era proprio quello di aver gente che non prestava nessuna attenzione a quel che faceva mentre questa dovrebbe essere la prima norma di sicurezza personale, ma non solo sul lavoro.
Poi sicuramente c'è chi specula, non informa o utilizza persone incapaci perchè costano meno e questo andrebbe perseguito con maggiore serietà e non come accade ora che ci si preoccupa solo di dar multe per raccogliere denaro e basta.

Nella ha detto...

Hai ragione. 'Morti bianche' sono quelle che avvengono sul luogo di lavoro. Sono dette bianche perchè per molto tempo e spesso ancora oggi sono morti, ahimè numerose, che passano sotto silenzio, morti invisibili, senza colore su cui si preferisce tacere. E' assai oneroso per le imprese garantire la sicureza sui luoghi di lavoro.. e l'evento e la notizia di una morte possono causare parecchi problemi... Sì é un mondo meraviglioso quello in cui viviamo.

Unknown ha detto...

cose che non dovrebbero mai succedere.
ciao, un grande saluto

benza ha detto...

Le morti bianche purtroppo sono ancora una grossissima incognita, chissà se mai si riuscirà a risolvere questa piaga. é uno dei sintomi gravi di questa Italia che sta velocemente andando a Picco.

denise ha detto...

Credo che oggi ci sia più conoscenza, ma che un tempo fossero altrettante le persone che morivano sul posto di lavoro.
Il brutto è che con le nuove tecnologie ne siamo solo più al corrente, mentre dovrebbero essere così poche, da non doverne più parlare.

Elsa ha detto...

Bel post...le morti "bianche".
Vittime di un sistema che non funziona nonostante le leggi, che ovviamente sistono ma non vengono applicate. Ci sono sempre state ma oggi con i media l'informazione amplifica molto..." bianche " forse perchè innocenti...
ciao cara.
Elsa

Gianna ha detto...

Ciao streghetta,buona giornata!

silvano ha detto...

Ciao Cinzia, pieno accordo su tutta la linea. Gli eroi sono gli invisibili.
http://31canzoni.blogspot.com/
2008/06/e-poi-non-rimase-nessuno.html

ciao, silvano.

Unknown ha detto...

un grande saluto e un buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Ciao!
Segnalo a te (ed a tutti) il blog (deserto!!!!) di una madre che dà a queste morti il giusto nome:

http://milena-lottaallemortibianche.blogspot.com/

Valeria

Streghetta ha detto...

Grazie Valeria, sei stata molto gentile ad indicare il link della signora Milena, una delle tante madri coraggio che combattono perché la morte di un lavoratore abbia giustizia. Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Hai parlato con grande sensibilità di questo argomento che dovrebbe toccare tutti, ma sembra sfiorare i più...come se non ci riguardasse. E così ho pensato a quel blog incontrato per caso in rete nel quale colpisce il silenzio, il bellissimo viso del ragazzo e la forza di una madre dopo 13 anni. E l'ingiustizia naturalmente.
Ricambio il tuo saluto!

Ciao

Valeria

Streghetta ha detto...

Cara Valeria, hai proprio ragione. Ed è davvero triste che lo stato italiano, pur avendo il più alto numero di incidenti sul lavoro, non prenda seri provvedimenti. E ciò che mi fa pensare é che la gente è relativamente sensibile al fenomeno morti bianche. Come se il "problema" riguardasse solo chi perde un familiare. Comunque grazie per la sensibilità mostrata e se ti fà piacere torna a trovarmi.

Nella ha detto...

Ciao Cinzia buon fine settimana!!!

Ishtar ha detto...

Ciao
anche Ac ha ragione eccome la distrazione è assai pericolosa, ma non è l'unica causa perchè ricordiamoci che in generale un datore di lavoro, per fortuna non tutti, ma la maggioranza dove possono risparmiare lo fanno se poi va a discapito del lavoratore chi se ne frega del resto già la definizione di utile per l'economia è quella parte di danaro sottratta alla forza lavoro, anche se non tutta, cioa e buon fine settimana :-)

Streghetta ha detto...

Cara compaesana, proprio così, il datore di lavoro non investe, manca proprio la cultura sulla "sicurezza". Mah.. Comunque Buon fine settimana anche a te..

Raggio di sole ha detto...

" Bianco, solo il lenzuolo che mestamente copre il corpo inanime di un lavoratore.".......è vero, ne so qualcosa......


Buon fine settimana

Streghetta ha detto...

Cara Raggio di Sole, ti sono vicina. Un abbraccio sincero Cinzia.

Gianna ha detto...

Ciao carissima!

Nella ha detto...

Ciao dolce Streghetta buon fine settimana ^_^

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Quando c'è di mezzo il lavoro, da sempre purtroppo c'è il rischio della morte, solo che quando la colpa di un incidente e quindi il successivo decesso del lavoratore, è colpa del datore del lavoro che non mette al sicuro il piu possibile i suoi dipendenti, questo diventa omicidio, e ultimamente i capi pretendono per diritto divino l'immunità... che tristezza e squallore.
Complimenti per il blog, ti propongo uno scambio link, buon fine settimana, ciao!

Streghetta ha detto...

Ciao niente barriere sei il benvenuto nel mio blog..il nostro paese ha ancora molto da imparare sulla sicurezza. Per lo scambio di link va bene. Un caro saluto

scrittrice75 ha detto...

Hai ragione streghetta, ma il problema resta sempre lo stesso in italia... non puniamo chi commette crimini o non garantisce la sicurezza.
Questo è il posto dove viviamo..
si parla si parla ma non si fa nulla
ciao da angela

twizzy ha detto...

è una gran tristezza essere a conoscenza che esistano delle leggi a riguardo (perchè ci sono!) e che queste non vengano messe in atto, vuoi per guadagno, per arricchimento..ma una morte che cosa o chi arricchisce davvero??

Gianna ha detto...

Ciao streghetta,buona giornata!

Anonimo ha detto...

Purtroppo i colpevoli, quelli veri, sono invisibili, e come tali non vengono puniti. So bene che a volte posso risultare retorico nelle mie accuse politiche verso Berlusconi, ma le sue leggi, fatte nella scorsa legislatura, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione esistente. Il senso di insicurezza del posto precario, il venire a mancare tutta una serie di diritti che il lavoratore dovrebbe avere, il datore di lavoro che è una perenne spada di Damocle sulla nostra testa, pronta ad "ucciderci" appena alziamo la voce per rivendicare i nostri diritti, sono tutta una serie di cose che sommate danno il risultato che noi oggi vediamo: ci si sacrifica in nome dello stipendio, pur sapendo che si rischia la vita. Tutto questo perchè a causa della nostra immobilità e insofferenza abbiamo perso i diritti che avevano conquistato i nostri genitori. Sui sindacati, meglio stendere un velo pietoso, dobbiamo difenderci con le nostre armi e basta e al diavolo questi finti difensori della classe operaia, che ormai guardano solo le loro tasche e se ne fregano di noi.

Nella ha detto...

Buon inizio settimana :)

Anonimo ha detto...

Ho fatto l'operaio per circa venti anni, dopo 18 anni che costruivo moli con gli escavatori la mia schiena "ha detto stop" mi sono dovuto operare ed ora non posso più fare il mio lavoro...I datori di lavoro mi hanno cambiato mansione mettendomi in cava: impiantista, addetto all' impianto di frantumazione...ho resistito sei mesi, una polvere che sembrava di essere a Milano nella nebbia, temperatura dei locali di comando intorno ai 40-45 gradi e, come se tutto non bastasse ero circondato da mezzi in movimento(pale gommate) che erano anche sprovviste di freni e segnalatori di movimento (cicalini).. ho preteso di lavorare in sicurezza, non sono stato ascoltato... ho chiesto l'intervento del sindacato(Fillea CGIL) li abbiamo convocati presso la sede dei loro rappresentanti, Confindustria, abbiamo discusso, anche litigato...Confindustria difendeva l'impresa, si cercava di negare l'evidenza dicendo che non sempre , nemmeno utilizzando le tecnologie più avanzate era possibile ridurre i rischi... Ho fatto l'elenco ed ho mostrato le prove fotografiche... qualsiasi adeguamento era fattibile, ma niente da fare...Come si è arrivati all' "accordo"? Solo dopo che gli ispettori sono arrivati in cava ed hanno elevato numerose sanzioni ad esempio per l'assenza dei servizi igienici, spogliatoi e docce(chissà che tecnologia si deve usare per costruirli!!) Sei mezzi d'opera(pale ed escavatori) sono stati destinati a demolizione, le macchine restanti dovranno subire numerosi interventi per essere conformi alla normativa..Ora l'impresa si è attivata perchè è sotto il monitoraggio del sindacato...l'unico prezzo che si è dovuto pagare è stato il mio licenziamento...poco importa, gli amici che continueranno a lavorare godranno dei benefici ed io sono in attesa che la mia patrologia venga riconosciuta come "causa di servizio" e quindi come malattia professionale. Si continuerà a morire fino a quando gli imprenditori non smetteranno di concepire la sicurezza come un gravoso adempimento burocratico. Si dovrà far capire loro che la sicurezza è un ottimo "biglietto da visita", una certificazione di qualità che porterà benefici, tutto questo se anche i committenti arriveranno a capire che uno dei criteri di scelta per affidare un lavoro è la garanzia di sicurezza, non la minore spesa... Per fare questo bisognerebbe rivedere il sistema di assegnazione degli appalti...il sistema del massimo ribasso ha causato più danni che benefici, ora lavorano le imprese che pur di assegnarsi l'appalto risparmiano su tutto, sui costi della sicurezza(anche se in teoria questi sono esclusi da questa metodologia), sui materiali e soprattutto sul costo del personale, favorendo il lavoro nero!

Streghetta ha detto...

Caro Archimede, grazie per il tuo commento, una testimonianza forte che mostra, ancora una volta, che lucrare è più importante della salvaguardia del lavoratore. Mi domando l' avidità dell' uomo sino a che punto possa arrivare. Spero che, almeno nel tuo caso ci sia un riconoscimento a causa di servizio. In bocca al lupo un caro saluto Cinzia.

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Ciao Buongiorno, ti ho appena aggiunta nella mia sezione del Blog Amici Scambio Link, fai lo stesso anche tu, ti auguro una splendida giornata, ciao a presto

Anonimo ha detto...

Direi che la storia di Archimede sia comune a pochi, purtroppo. Se fossimo più persone ad agire come lui, non ci sarebbe stato neppure quel prezzo da pagare, ovvero il suo licenziamento, perchè dobbiamo iniziare a renderci conto che senza operai la produzione si ferma. Per farglielo capire, dovremmo stare tutti uniti, italiani, romeni, africani, rom, arabi, cinesi... Prima però dobbiamo anche superare le diffidenze esistenti tra di noi. Se riuscissimo a farlo, ci riapproprieremo dei nostri diritti.

Sui mezzi d'opera, come dice Archimede, c'è molto da fare. Ho lavorato (lo so, ho cambiato troppe volte posto di lavoro) in un'officina dove venivano fatte le revisioni periodiche della messa in sicurezza dei mezzi di lavoro come gru, piattaforme mobili eccetera, quindi posso parlarne in prima persona. Io mi occupavo dei sistemi elettrici ed elettronici che garantivano un funzionamento corretto e in sicurezza dei mezzi, e più volte mi è capitato di scovare vari by-pass che escludevano tali dispositivi, come finecorsa e limitatori di pressione come pure fotocellule che impedivano il movimento in caso di pericolo per le persone. Ovviamente, per poter far passare il collaudo alla macchina, dovevo ripristinare i dispositivi com'erano in origine. Fin qui tutto normale.... E invece no! dopo sei mesi si ripresenta la stessa macchina per il collaudo e le sicurezze sono bypassate come prima! Mi ricordo una mattina mentre mi recavo in officina davo uno sguardo al giornale ho provato un attimo di smarrimento, per (mia) fortuna non era una macchina collaudata nella nostra officina. Un pesante argano (500 kg) di una gru da carico si era staccata dai cavi d'acciaio di sostegno e aveva ucciso un operaio sul colpo. Motivo del disastro: qualcuno aveva bypassato il fine corsa che doveva impedire il movimento dell'argano una volta arrivato ad un certo livello d'altezza. E' ora di dire basta.
Ma soprattutto agli assurdi orari di lavoro. Perchè gli impiegati statali lavorano 6,45 ore mentre un operaio ne lavora anche 9, a volte 10 o 11, con il rischio che la stanchezza gli faccia perdere la percezione di pericolo sempre esistente in un cantiere?

Il perchè lo sappiamo tutti.

Se non lavorassimo con questi ritmi, l'economia italiana si bloccherebbe del tutto, a causa di politiche d'investimento sconsiderate che si basano troppo su rischi incalcolabili, utilizzando la produzione interna come ammortizzatore economico.

Ridateci i nostri diritti. Di tutti i lavoratori.

ASTERIX ha detto...

ciao ,il dixdipc sarebbe onorato di premiarti con il premio blog amico creato da noi. se passi dal nostro blog puoi prelevare il codice blog amico e' meritato
asterix e staff

Gianna ha detto...

Ciao streghetta bella!

Nella ha detto...

buona serata =)

Streghetta ha detto...

Caro Cesco, è proprio così, l' economia pensa solo ad aumentare la produzione. Sono sempre più convinta che l' ingordigia dell' uomo stia toccando il fondo. Siamo stanchi, sfruttati, mal pagati e cosa più grave non lavoriamo in sicurezza. Ma nessuno ci può far uscire da questo schifo. I primi anni di lavoro vedevo la casta dei sindacati come " oasi" nel deserto. Poi ho capito che anche loro, hanno le tasche molto profonde e riescono a chiudere non uno ma ben due occhi..Insomma un dramma per noi poveri lavoratori. Notte a tutti.

Nella ha detto...

Buona giornata, riposa e cura il tuo mal di gola =)
Un abbraccio!!!

Anonimo ha detto...

Ciao! Ho trovato questo video da Grillo. Mi permetto di segnalartelo e condividerlo con tutti voi. Secondo me è fatto molto bene, tocca cuore e cervello.

http://it.youtube.com/watch?v=WA9R8IK3Ooc

Da decenni i sindacati hanno venduto e svenduto i lavoratori, specialmente quelli a rischio!

Grazie dell'ospitalità e della possibilità di leggere su questo argomento commenti di persone che sullla loro pelle vivono la gravità dello stato nel quale ci troviamo noi tutti lavoratori, ma soprattutto quelli che rischiano ogni giorno per l'avidità dei padroni.
Ciao, buona giornata!
Valeria

Streghetta ha detto...

Cara Valeria, grazie ancora una volta per la tua segnalazione. Fa piacere incontrare delle persone sensibili. Buona Giornata

Anonimo ha detto...

Ciao Cinzia, ieri leggo la notizia che un operaio di Sassari è stato licenziato (appalto pubblico N.B.) perchè come addetto alla sicurezza designato dai suoi colleghi aveva denunciato gravi carenze sulla sicurezza nel cantiere dove lavora(va). A questo punto mi chiedo dove sono le politiche di prevenzione e controllo che ci hanno annunciato con tanto entusiasmo e buoni propositi. Ancora una volta, solo parole vuote senza significato...

Streghetta ha detto...

Caro Cesco, mi chiedo cosa stia succedendo al sistema. Il governo si sta seriamente impegnando? L' unica novità è una pubblicità "progresso" che sponsorizza l' utilizzo del " casco" protettivo, come se un operaio cadendo dai ponteggi, che di sicuro non hanno niente, indossando il casco, avrebbe qualche possibilità rimanere illeso, ma è questa prevenzione?La tua testimonianza e quella di Archimede mostrano che per evitare un rallentamento della produzione si è disposti anche a mettere a repentaglio la vita di un lavoratore; vergogna! Hai ragione dovremo scendere in piazza e manifestare. Sono sempre più allibita e intanto anche ieri altre morti bianche.

Leonardo ha detto...

Ciao streghetta,purtroppo c'è tantissima gente che ha assoluto bisogno di lavorare per vivere,e quando si è in queste condizioni si accetta qualunque lavoro,anche rischioso,anche mal pagato,anche...in nero!!
Buon gioco dei datori di lavoro poco (o niente)scrupolosi che speculano su questa indigenza,sfruttando più che possono queste persone con orari di lavoro impossibili,per poi "dimenticarli" qualora si verifichi qualche incidente!
Buona serata.

Anonimo ha detto...

La storia raccontata da Archimede39 é emblematica di una situazione generalizzata nei nostri cantieri (e non solo). La sicurezza sul lavoro viene considerata come un impedimento (spesso dagli stessi lavoratori), quando invece dovrebbe essere un requisito di base per poter partecipare alle gare di appalto. L'esempio descritto da Archimede dimostra che quando i controllori fanno il loro mestiere, anche i datori di lavoro si adeguano. Purtroppo chi denuncia queste situazioni poi paga personalmente, come se la colpa fosse sua. E questo non é incoraggiante.

Nella ha detto...

Cinzzia appena puoi passa da me ci sono un paio di cosette che ti aspettano ... smack

Unknown ha detto...

Ho lavorato in una ditta di materiali edili come geometra e sono stata per un po' di tempo anche responsabile della sicurezza. Le norme di sicurezza venivano effettuate e si cercava di farle rispettare. Nel mio caso ho constatato che erano gli operai che non rispettavano tali norme: il caschetto faceva sudare e se lo toglievano; le scarpe antifortunistiche facevano venire i funghi ai piedi; le cuffie davano noia e i tappi per le orecchie davano disturbo, si cambia il modello per agevolare e non si risolve niente! A parte i soliti datori di lavoro disonesti (e ce ne sono tanti!) anche gli operai dovrebbero avere pazienza e coscienza del lavoro che svolgono e se certe mansioni sono pericolose bisogna rifiutarsi di eseguirle, tutti insieme e uniti con gli altri operai. Di questi tempi si accetta ogni tipo di lavoro e a qualsiasi costo ma la vita è quella che più conta! E' meglio rimanere invalidi o peggio ancora morire e lasciare famiglie distrutte per il Dio denaro? Siamo persone e non bestie facciamoci rispettare e tutelare, e stiamo accorti quando siamo in cantiere. Sono rimata colpita dagli operai morti in Sardegna, schiacciati dal materiale di riporto vicino al quale lavoravano è possibile che non ci si accorga quando il riporto non è ben consolidato?
Sono ammutolita...

Kat ha detto...

credo sia molto difficile affrontare questo argomento.
la morte,di per se, non ha senso.
è lei padrona di decidere chi visitare....

sono molti i responsabili che "risparmiano" sulla sicurezza, ma sono altrettanti gli operai che ritengono scomode certe norme, e che le ignorano.

sarebbe opportuno che il nostro paese fosse governato da persone che invece di battibeccare tra loro si occupassero di fare leggi sensate e di farle rispettare, ma siamo un paese di pressapochisti purtroppo...

Elsa ha detto...

qualsiasi cosa io scrivo e ti arriva dentro, sappi che per me è il dono più bello.
grazie dolce.
ps appena posso appunterò tutti i premi compresoil tuo che è speciale
Elsa

Gianna ha detto...

Felice giornata!

Nella ha detto...

Holà Cinzietta^_^ buon pomeriggio smack

Elsa ha detto...

carissima sei invitata per un commento al pepe !!!!!
ahahahaahahah
ti aspetto.
una cosa nuova per ridere...dopo i versi
Elsa

Unknown ha detto...

ciao. buon pomeriggio e buona domenica

Gianna ha detto...

Buon pomeriggio streghetta bella!

Gianna ha detto...

Streghetta bella,mi piacerebbe un tuo commento.

denise ha detto...

Non è ilpost più giusto per augurarti buone vacanze, spero che il prossimo sia più leggero e tu ci racconti magari come va la tua estate!!
Ciao

Nella ha detto...

Buon dì ^__^

liberoPensieRoberto ha detto...

4 anni facevo il manovale per mio fratello, in nero, e sono volato giù dal 1° piano. Dritto dritto, perchè ero su una scala, e sono finito in piedi, praticamente insaccandomi come Wile E. Coyote quando diventa una fisarmonica.
Nessun risarcimento, nessuna cura medica. E le protrusioni me le porterò a vita perchè non operabili.
Ed è mio fratello.
Questa è l'Italia, signori miei.
Ho fatto il geometra di cantiere tanti anni fa, e quando dicevo ai miei ragazzi: mettete il casco per favore.. loro lo mettevano, ma appena uscivo dal cantiere lo toglievano subito.
Anche questa, quindi, è l'Italia.