giovedì 17 luglio 2008

Fantasmi

Ormai, da qualche settimana per la precisione, ho ripreso a scrivere. Ovviamente non amo definirmi scrittrice, lascio questo titolo a chi ha vero talento, la mia è solo pura passione. Nella fattispecie mi diletto a scrivere romanzi fantasy Non voglio annoiarvi, veniamo al dunque, come dicevo, sto iniziando un nuovo libro la cui protagonista, anche questa volta, è Alyson una giovane e simpatica strega, che si divide fra la frenetica vita londinese e una lotta estenuante con demoni e spiriti malvagi. A proposito di storie fantastiche, sicuramente anche dalle vostre parti aleggerà qualche leggenda popolare vi andrebbe di raccontarla?




La Sardegna, splendida isola, che sembra andare alla deriva verso l’Africa o la Spagna, è ricca di misteri. Ebbene sì, non solo spiagge assolate e mare cristallino ma, anche qualche spiritello! Nella bellissima Cagliari ad esempio si aggirano ben due fantasmi: il primo si fa vedere nell’estrema periferia Cagliaritana, il secondo, il più malvagio è lo spirito di Dais, i cui terrificanti lamenti provengono dalla Grotta dei Colombi, che per la cronaca si trova sul promontorio della Sella del Diavolo. Questo era un personaggio cagliaritano (dalle cronache dell'Ottocento) che fu assassinato da alcuni banditi. Il suo cadavere fu lasciato all'ingresso di questa grotta e il mare finì l'opera, sbattendo questo corpo contro le pareti della grotta.
A Sassari, invece, pare che a Villa Caprera, costruita agli inizi del 900 e abbandonata negli anni 80 (non si sono trovati acquirenti) alberghino inquietanti presenze. Si dice che ci siano degli spiriti maligni e i loro lamenti si sentono non appena si entra nel giardino.
I ruderi invece di quello che un tempo fu Il castello di Quirra, situato a pochi chilometri da Villaputzu, sarebbero infestati dallo spettro di Violante Carroz, bellissima e avida contessa. Su di lei e sulla sua spaventosa fine giravano diverse leggende. Si dice sia stata uccisa dal marito Berengario, altri dicono sia precipitata dalla rupe del castello. Ancora oggi, pare, si sentano i lamenti della nobildonna che in punto di morte avrebbe nascosto un telaio d'oro tra i monti. Ora amici del web spetta a voi raccontarmi qualche leggenda, mi sarà sicuramente utile!

59 commenti:

Gianna ha detto...

Ora capisco il motivo del nome "streghetta".Ami scrivere e chi ti legge...apprezza!
Un abbraccio e a risentirci tra una settimana!

Nella ha detto...

Ischia Ponte e la Baia di Cartaromana costituiscono, da questo punto di vista, un paesaggio leggendario unitario. A cominciare dalla Torre di Guevara, che campeggia sulla costa prospiciente il Castello, dal quale è separata da uno specchio di mare sul cui fondo vi sono le antiche rovine di Aenaria, la città romana.
Nella Torre avrebbe soggiornato il grande Michelangelo. Invaghito della poetessa Vittoria Colonna, castellana d’Ischia, da quella postazione tentava di comunicare e di intravvedere l’amata. Per raggiungere il Castello, dalla Torre si immetteva in un tunnel sottomarino che all’epoca congiungeva la costa al maniero.
Castello Aragonese. È lo stesso passaggio segreto che serviva per accedere nel ventre più profondo del Castello, dov’era conservato un tesoro, raffigurato nel suo forziere perfino da incisori tedeschi del Seicento. Un tesoro alla cui guardia era posto un grifone, un terribile serpente alato che era l’esatta controfigura di un’anima guardiana.
Di questi morti inquieti era popolato il Castello, soprattutto quando, nel secolo scorso, divenne un cumulo di rovine. Dal cimitero delle monache, i cui scheletri seduti sugli «scolatoi» erano ancora visibili fino a tutti gli anni Settanta, si materializzavano voci e corpi a tutelare l’eterno risposo di quelle pie donne.
Ma lungo i viali interni, all’improvviso si udivano passi di inseguitori, rumori di pietre battute l’una contro l’altra, lamenti. Da anfratti bui apparivano nani straccioni che man mano diventavano giganti eleganti, con tanto di tuba e bastone. Le loro risa, dicono i narratori, ghiacciavano le ossa. Il suono di zoccoli sul selciato annunciava l’arrivo di un cavallo nero e lo sguardo che il passante si sentiva addosso non poteva che essere quello di un cane o di una capra corvina, enorme e minacciosa, che compariva d’un tratto da un muro.
Tutti segni di un mondo diabolico che affiorava fra quelle rovine che un tempo erano state le strade e le case frequentate da san Giovan Giuseppe della Croce, il santo ischitano vissuto oltre tre secoli fa. La cappella dedicata al Santo, costruita nella galleria d’accesso, è un confine e una protezione. Da giovane, il Santo piantò un’albero interrandolo per la chioma, con le radici fuori. Quei rami improbabili fruttificarono carri di susine.
Era il segno che il mondo poteva andare in altre direzioni.
Il Santo, tuttavia, nacque in una delle case di Ischia Ponte. E anche questo fu un segnale: la città, da quel momento, sarebbe stato il "borgo" e non più il Castello. Eppure, verso la fine dell’Ottocento, per convincere la Chiesa locale ad aprire al culto quella casa, il Santo cominciò a comportarsi proprio come un "munaciello": batteva colpi, faceva sentire voci. Un sacerdote comprò la casa e la destinò al pubblico culto.
I "munacielli", una sorta di spiriti domestici, hanno abitato quasi tutte le vecchie case. Amavano corteggiare le donne, alle quali donavano dei tesoretti fin quando queste non svelavano il segreto. In quel caso venivano perseguitate dallo spirito. Si racconta che i «munacielli» siano apparsi anche dalle parti del convento di sant’Antonio.
Nella chiesa è conservata la statua della Madonna del Fuoco, che salvò parte del paese dall’eruzione del Trecento, che distrusse e coprì l’antico villaggio di Geronda. Su quella distesa lunare di sassi nacque nell’Ottocento la pineta dell’Arso.
Ma rimase sempre uno dei luoghi più contigui alle porte dell’inferno. Fra quegli arbusti e quelle rocce magmatiche si poteva incontrare ogni tipo di essere oltremondano.
Croci e tabernacoli e poi certe bolle papali hanno liberato tutti i luoghi da questi esseri spaventevoli.
Era ancora tempo di cambiare e gli spazi apparentemente improduttivi erano chiamati a svolgere altre e inedite funzioni.
La geografia magico-religiosa, che ricalcava come un velo sovrapposto
la realtà di antichi abitati, resti archeologici e rovine, non ha più valore di memoria, né è più "lingua" comune.
Ma ogni estate, in una vecchia casa del litorale, qualche villeggiante parte anzitempo.
Il "munaciello", come un rimorso che mai svanisce, torna a imporre il silenzio.

Ciao un abbraccio ... kisss

silvano ha detto...

Ciao Cinzia, grazie della visita e ancor più per il commento, ma troppo gentile.
Per la storia di fantasmi ci penso un po' sù se trovo qualcosa. Sarà difficile perchè sono rimasto al giro di vite ed ai racconti di Edith Wharton.
ciao, silvano.

Streghetta ha detto...

Grazie amici del web per la visita.:-) Cara Nella sei la mia musa ispiratrice..Grazie per i racconti.:-) un abbraccio a tutti.:-)

Anonimo ha detto...

Dalle mie parti fantasmi zero, ma si narra la leggenda di un tale Mangani, un ubriacone blasfemo che sfidò il diavolo. Una notte, mentre tornava a casa attraversando un sentiero di campagna, il Mangani si trovò davanti un enorme toro nero che sbuffava fuoco dalle narici e dagli occhi. Il toro lo incornò e lo scaraventò sopra un rovo, dove Mangani fu trovato morto il giorno dopo. Non é una grande storia, ma é tutto quello che ho.
Ciao.

Streghetta ha detto...

Caro Massimo grazie per la visita.:-)mi incuriosiscono molto le leggende popolari. Vista la temperatura dalle mie parti, un caldo saluto.:-)

Alfa ha detto...

Alle leggende e ai misteri del Lago d'Orta, in Piemonte, ho dedicato il mio blog: fantasmi, streghe, folletti, incubi ecc...

Il bello dell'Italia è, tra le altre cose, che ogni luogo è pieno di leggende, misteri, storie...

Ciao!

Streghetta ha detto...

Grazie Alfa verrò al più presto dalle tue parti ;)

Nella ha detto...

Hihi dopo ripasso con calma a raccontarti qualche altra storiella.
Avevo un nonno che me ne raccontava davvero tante ^__^
Smackkkkkkkkkkkkk

Alfa ha detto...

Sarai la benvenuta, Streghetta.

AnnaGi ha detto...

Ciao!
Grazie per le belle parole che mi hai lasciato.

Questa è la terza volta che provo a lasciare un commento a questo tuo post, ho una connessione balorda oggi.

dunque... che ti avevo scritto?
Ah si! Che mi fa piacere tu abbia ripreso a scrivere. Lo sai che è da circa un anno che TENTO di scrivere una storia piuttosto lunga che VORREBBE diventare un romanzo? Ma che fatica! Chissà se ci riuscirò mai. Un capitolo al mese, anzi dieci righe al mese questa è la media... mah!

Non ho aneddoti da "stregone" da raccontarti su roma perchè essendo io una che si IMPRESSIONA facilmente evito tutto quel che riguarda spiriti e fantasmi. Non ci dormo la notte.
Quindi anche questo tuo racconto l'ho lasciato a metà...
Magari domattina posso terminarlo, avrei tutta la giornata davanti per smaltire l'IMPRESSIONE che mi fa e non pensarci più durante la giornata. Adesso, prima di andare a letto...sono costretta a fare almeno un lungo giro per "DISTRARMI"...
eh eh eh

Dirai tu: ma come 'sta VECCHIA BABBIONA ha paura ?

EBBENE SI!!!!

Insomma... proprio paura no... ma è sempre meglio non pensarci

ehm,,,,

Un bacione e buona notte
Anna

P.S. spero stavolta di riuscire a pubblicare questo commento

Streghetta ha detto...

Cara Annagi, anche io sono un pò impressionabile.:-) In questo periodo mi sto facendo un pò di "cultura" per la stesura del libro..diversamente lungi da me spiriti demoni e compagnia bella.:-):-).:)anche se in verità sono molto incuriosita dai racconti popolari..baci buon week end

Alfa ha detto...

L'ultima volta che mi sono VERAMENTE impressionato è stato alcuni anni fa, quando ho provato a interrogare i Tarocchi.

Era passata la mezzanotte e a tutte le domande che ponevo giungevano risposte chiare, precise ed esatte.

L'unica a cui non riuscivo a dare un significato mi si è chiarita, in modo lampante, poche settimane dopo.

Da allora non ho più usato i Tarocchi, perché ho paura di incontrare nuovamente CHI o COSA rispondeva alle mie domande...

Streghetta ha detto...

Alfa in effetti ci sono situazioni che hanno dell'incredibile e a cui è difficile dare una spiegazione logica.. Che il distacco dalla vita sia il passaggio per la vita eterna è , almeno per me, cosa certa. Che le anime tormentate a volte tornino..mah chi sa..ciao

Alfa ha detto...

Non so se si trattasse di un'anima tormentata (potrebbe essere) o di qualcosa di PEGGIO.
In ogni caso preferisco non ripetere l'esperienza.

Streghetta ha detto...

Alfa ci puoi contare.:-)meglio non scherzare su certe cose. Buon Sabato

Kat ha detto...

mia nonna raccontava che dietro la carta da parati della sua vecchia casa viveva un piccolo cuoco che ogni sera le offriva i maccheroni....purtroppo il mio bis nonno stufo di passare le notti in bianco per colpa di mia nonna ha strappato via la carta......

Mr.Henri ha detto...

Ciao passavo per un saluto, bella storia quella del telaio d'oro, ti racconto la mia.

In un paesello in abruzzo due ragazzi si perdono nei cunicoli di una grotta dove andavano a giocare.
Nel tentativo di trovare l'uscita incontrano un guardiacaccia, che li aveva raggiunti sentendo le loro grida di aiuto, l'uomo li scorta all'uscita e li rimprovera per la loro imprudenza.
I ragazzi tornano a casa spaventati e raccontano l'accaduto al padre.
Il mattino dopo il padre dei ragazzi si reca in comune con i figli, per avere notizie dell'uomo che li aveva salvati, uno dei ragazzi riconosce in una foto sul muro il guardiacaccia, si scopre che l'uomo è morto da più di 20 anni proprio in quella grotta nel tentativo di salvare un ragazzo caduto in una voragine.

brrrrr..

saluti, mr.henri

P.S.(credo ci sia una raccolta degli oscar mondadori sui fantasmi italiani)

Ponke ha detto...

Ciao Cinzia|
Che bello non vedo l'ora di leggere il tuo nuovo romanzo eheh
Io non conosco storie di fantasmi aihmè... quindi godo delle vostre! Un bacione

acquachiara net ha detto...

Oh la streghetta che fa la strega sul serio ahahahah

Allora Torino è una città magica.....
quanti volumi dobbiamo scrivere ?
una trentina bastano ?
Personalmente abito tra la "Sacra di San Michele" e il Musinè, detto anche il "guardiano silenzioso".
All'abazia sono presenti in modo massiccio le due realtà, angeli e demoni e sul Musinè pullulano gli ET, c'è poi un terzo punto che chiude il triangolo ma è decisamente sconosciuto ai più.
Da queste parti più che leggende ci sono parecchie realtà, purtroppo, spesso sgradevoli perchè come è stato giustamente detto , meglio non scherzare e troppa gente ci gioca, senza sapere quello che stà facendo.
Alla Sacra è legata la leggenda della "Bell'Alda" che per non farsi violentare da Saraceni si è buttata dalla rupe e gli Angeli presi a compassione l'hanno sorretta e salvata portandola delicatamente a terra, solo che poi colta da presunzione per confutare l'incredulità del popolino ha voluto dimostrare di essere immortale e si è ributtata perchè tutti potessero vedere ma.....
si è spiaccicata sul fondovalle, dato che l'intento non era più cosi nobile :-)))

Streghetta ha detto...

Kat!Ho cercato invano il fantasma del cuoco.:-):-) peccato, poteva darmi qualche suggerimento visto che non sono molto brava in cucina..ciao

Streghetta ha detto...

Grazie mister Henry! Per il tuo racconto..dai vi citerò nel mio libro sei mai riuscirò a pubblicarlo.:-)

Streghetta ha detto...

Cara Mony. Ha visto ho messo la tua recensione.:-)

Streghetta ha detto...

Caro acquachiara, semplificando ciò che mi hai scritto potremo asserire che gli "sbruffoni" fanno sempre una brutta fine. Notte popolo del web

acquachiara net ha detto...

Direi di si, nell'ambito di quelli che vengono definiti come "poteri" non c'è spazio per l'uso e il tornaconto personale, può capitare che sia un riflesso ma non potrà mai essere l'obbiettivo primario.
Io ho avuto la fortuna di incontrare persone di grande capacità che sono anche dei perfetti sconosciuti :-))

il portapizza ha detto...

Ciao Cinzia,
come sempre grande post!
Purtroppo le due storie che conoscevo sui fantasmi locali le hai già raccontate tu, ma se mi viene in mente qualcosa...
ciauz

Unknown ha detto...

mi attirano i fantasmi. ciao, un fantasmoso saluto

Ishtar ha detto...

Ciao compaesanea, io che posso aggiungere di più, anzi in verità io non le conoscevo queste!
Io ho subito pensato alle domus de janas, o quella di luxia arrabiosa, secondo le mitologie tramandate si parla di in entrambi i casi di donne forti belle ma che spaventavano gli uomini, non ricordo come però!
Ciao da Roma, ah ogni tanto riesco anche ad aggiornare il mio blog :)

Fernando pannone Pessoa ha detto...

E' interessante il commento che supera il tuo post di Nella affascinante storia...... saluti da Tony.

Anonimo ha detto...

Ciao Cinzia, lieto di sapere che hai "in cantiere" un altro romanzo. Purtroppo il primo non l'ho ancora letto, il lavoro mi sta logorando, ma presto arriveranno le ferie, e considerato che non è troppo lungo e che comunque è abbastanza godibile penso di finirlo in due-tre giorni.

Al mio paese esistono varie leggende strane, ma molto vaghe. Si racconta ad esempio di fantasmi, non ho mai sentito però i nomi, che si aggirano al vecchio lavatoio del paese, e che in tanti li hanno avvistati durante la notte, riconoscendo persone defunte da alcuni anni. Alcuni addirittura affermano di averci parlato, e di aver solo scoperto in seguito che si trattava di defunti.
Un'altra leggenda particolare, riguarda un misterioso essere soprannaturale, "Lu Fundacciu", conosciuto anche in altre zone della Sardegna con altri nomi, che si fa vivo a mezzanotte durante il sonno e che prende a pugni il dormiente. L'unico modo per farlo smettere sarebbe quello di levargli il cappello (altri dicono di bloccargli le mani), dopodichè l'essere violento si blocca e concederà alla persona tre desideri. C'è però una controindicazione: per ogni desiderio espresso, una persona cara perderà la vita.
Da brividi...

Streghetta ha detto...

Ciao Cesco e Ishtar, vedo che siete entrambi super impegnati, anche se la signorina in modo più piacevole. Le mie agoniate vacanze non arrivano mai..però stare in Sardegna e per giunta vicino al mare è già una vacanza.:)Cesco si sto mettendo in cantiere il secondo libro, e farò tesoro di tutti i vostri racconti. Spero che, leggendo il mio primo libro, tu possa passare qualche ora in spensieratezza. Un bacio a tutti :-)

ASTERIX ha detto...

cavoli ....stupendo...veramnte stupendo

Alfa ha detto...

Ciao,
volevo invitarti a partecipare al concorso che ho lanciato sul mio blog!

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Ciao, scusa la mia assenza ultimamente.
Ho letto attentamente il tuo post e devo dire che mi è proprio piaciuto.
Avevo intuito che tu eri una scrittrice ma non immaginavo la tua preferenza sul fantasy.
Magari lo hai già letto ma consiglio un bellissimo libro scritto da una grandissima scrittrice sarda: Grazia Deledda - Leggende Sarde (Contos de foghile - Racconti davanti al caminetto)
linko l'ebook pdf gratuito per chi lo vuole leggere
http://www.liberliber.it/biblioteca/d/deledda/leggende_sarde/pdf/leggen_p.pdf
Adoro anche io ascoltare queste bellissime storie e dove abito (proprio la sardegna) ogni centro abitato ha le sue storie "fantastiche"
Ti auguro un felice fine settimana
Ciao!

Mat ha detto...

e io che pensavo che i fantasmi di cagliari vivessero a sant'elia e san michele!
però, nn sarebbe carino un fantasma di nome nenno?

Streghetta ha detto...

*Caro Raimondo grazie per la segnalazione, sarà bellissimo poter leggere un libro di Deledda.^-^


*Mat, missa che il fantasma "Nenno" non farebbe tanta paura:)

Gianna ha detto...

Ciao streghetta bella,non sapevo che tu avessi già scritto un libro.Congratulazioni! Continua ,ne hai tutte le capacità...
Un abbraccio

scrittrice75 ha detto...

tanti saluti da angela.. è da un pò che non riesco a scrivere sul blog perchè avevo molto lavoro e poco tempo libero. un saluto da angela

Streghetta ha detto...

Ciao cara Angela.:-) io non vedo l'ora di prendermi del tempo tutto per me.:-)è vero che il lavoro nobilita l'uomo però..Un pò di pausa ci vuole.:) un saluto

Cannibal Kid ha detto...

il tuo libro fantasy sembra molto interessante, me la immagino quasi alyson la strega che se ne va in giro a combattere il male come buffy..
adesso vado, il caos sta prendendo il sopravvento ciaoooooooo

Mat ha detto...

però farebbe tanto ridere!
l'ho avvistato dal caddozzone di via dante!

Alfa ha detto...

Ho guardato con calma anche il tuo sito http://www.streghettacy.it.
Molto belle anche le fotografie. Sono tutte tue?
Un'altra curiosità, se posso: il moai fotografato dove si trova?
Ancora complimenti!

Luca ha detto...

Ciao Streghetta!!
Interessante questo post..
..Nella mia città, a Sassari, in corso Vittorio Emanuele, c'è una casa antica medievale, molto particolare. Stacca dalle altre abitazioni per il suo portico d'ingresso, e per i decori di colonne e capitelli. Fin da piccolo, passando lì di fronte, mi tornava alla mente la vecchia storia del fantasma che si aggirava fra quelle camere...è conosciuta come casa di "Re Enzo"..Tante volte ho chiesto a diverse persone di sapere qualcosa in più di questa leggenda, ma ho sempre ricevuto magre risposte, o almeno, risposte vecchie che non stuzzicavano ulteriormente la mia curiosità..mi informerò ancora..

Elsa ha detto...

sai che leggerti è facile...hai un modo speciale di scrivere.
che dono!
se ti va di fare un giro...
ti aspetto.
elsa

Streghetta ha detto...

Ciao Luca,chissà se primo o poi farò un saltino a Sassari.:-) magari incontro il fantasma della villa.. Notte

Streghetta ha detto...

Cara Elsa le tue parole mi lusingano, specie perché dette con il cuore, con le tue poesie riesci a emozionare, a regalare quel tocco di dolcezza giornaliero. Passerò presto sul tuo web. Un caldo saluto

denise ha detto...

Nuovo post con immagini sulla mostra in corso, vorrei sapere cosa ne pensi.

Gianna ha detto...

streghetta bella,buona serata!

Kat ha detto...

C' è un premio per te!!

utilizerapagain ha detto...

Streghetta arrivo a te tramite Stella. Complimenti. Passero' piu' spesso a trovarti.
Contribuisco con un mio racconto:

Gli spiriti, i fantasmi, si dice, regnarono in tutti i tempi. La storia che sto per narrare e’ un esempio della loro esistenza? Puo’ darsi. Affermo che gran parte della incredulita’ su queste vicende sono legate al fatto che non sempre si comprende che non possiamo essere sempre soli.
La vicenda si svolge a Nayaders, un paese non lontano da Castle, la piu’ importante citta’ di Sandalyon, una grande isola dei mari temperati.
Sono le sette del pomeriggio di un giorno di settembre del 1943. Si sentono le ore suonare nel vicino campanile della chiesa parrocchiale. La luce del giorno comincia a calare.
Sono nel salotto di casa, una stanza con un divano, due poltrone, una credenza con i servizi buoni di piatti e bicchieri, argenteria esposta, il tavolo tondo, quadri e foto alle pareti, una lampada a stelo, sul tavolo anche un portacenere di vetro e rame con un cavallino di rame sul bordo, nonostante in casa nessuno fumi. Gioco con un cavalluccio di latta, accoccolato dietro la sedia in cui mia madre e’ seduta, intenta a cucire e a lavorare a maglia.
Improvvisamente qualcosa accade in cucina, rompendo il silenzio che regna nella casa.
Rumore di sedie trascinate e rovesciate. Poi come di piatti, bicchieri. Per terra. Rotti.
-Peter? Che cosa hai combinato?
Mi alzo e mi faccio vedere. Si accorge che le sono accanto.
-John Charles? Che cosa e’ successo?
Nessuna risposta.
Si alza. Va in cucina per guardare il disastro. Niente. Tutto e’ in ordine.
Mi fratello e’ in giardino. Gioca con il cane.
Mia madre lo raggiunge.
-Hai toccato qualcosa?
-No.
Torna in salotto Alle abituali faccende. Riprende a cucire e a lavorare a maglia.
Un’ altra sera. E’ sola in casa. Le tenebre sono gia’ arrivate. Le poche e deboli luci in strada sono accese. Noi figli siamo da una vicina.
Improvvisamente rumore di stoviglie.
Corre in cucina: piatti, bicchieri, tegami, padelle e pentole sono sul tavolo, tirati fuori della credenza.
Sbianca in viso. Le mani le tremano. Ha paura. Va anche lei dalla vicina.
Quando torniamo a casa riassetta.
Non racconta l’ accaduto.
Poi una notte, siamo tutti a letto, e’ un continuo sbattere di porte e finestre. Le ante dell’ armadio si aprono e la biancheria è scaraventata a terra.
In casa non ci sono altre persone.
Mia madre e’ spaventata, ma mantiene la calma, per non allarmare noi figli, svegliati dal fracasso.
Recita a voce alta un’ Ave Maria e un Padre Nostro. La sua voce e’ perfettamente ferma, tranquilla, composta, ma seria. Ci invita a recitare con lei le preghiere. I miei due fratelli le dicono, sempre ad alta voce. Io, ho appena tre anni, non le so per intero.
Dice: Se sei un’ anima buona vieni in pace. Se sei uno spirito cattivo l’ inferno ti inghiotta.
Ci rasserena. Fa persino un debole tentativo di sorridere.
Ancora di sera, siamo tavola, in cucina, stiamo cenando. D’ un tratto, la porta d’ ingresso è colpita come da un forte getto d’ acqua, come di secchi svuotati con violenza.
Va verso la porta che da in giardino. Rimane qualche istante ferma pensando al da farsi. E’ indecisa se tornare a sedersi o aprire. Apre. Nessuno. Solo una grande pozza.
Di nuovo recita un’ Ave e un Padre e ripete l’ invito a venire in pace se spirito buono, altrimenti tornare tra i dannati.
L’ indomani va in chiesa e parla degli accaduti con il parroco. Mia madre parla lentamente, come per aiutarsi a ricordare tutti i particolari e non tralasciare nulla. Il corpo e’ immobile, le mani strette indissolubilmente in grembo e lo sguardo conficcato sul crocifisso appeso alla parete. Il prete l’ ascolta con gli occhi fissi sul suo viso. E’ tranquillizzata. Le dice che forse e’ ancora scossa per la recente morte del marito.
Una mattina John Charles gioca in salotto. Ha una monetina in mano. Gli sfugge. Rotola sul pavimento, raggiunge la parete e si infila in una fessura, tra una mattonella e il muro. Fa per prenderla ma questa scompare nel pavimento e dopo qualche secondo si sente un pling, fine caduta. Mia madre che ha seguito la scena capisce che li’ il pavimento copre un vano vuoto. Inspiegabile. La casa non ha cantina.
Ricorda che si e’ parlato della casa come di quella dove sarebbe stato ucciso, almeno un secolo prima, un uomo per rubargli gli averi, una cassetta con centinaia di monete d’ oro. Quando la mia famiglia era andata a viverci una vicina aveva raccontato a mia madre il triste episodio, affermando che nessuno l’ aveva mai voluta acquistare e era rimasta disabitata per molti decenni. Le aveva detto che qualcuno affermava di aver visto il tesoro, fornendo una descrizione molto particolareggiata degli oggetti. Questo tanti e tanti anni fa. Poi il silenzio sulla vicenda, sulla casa, sul tesoro.
Questa volta si rivolge a un prete di un paese vicino, conosciuto come esorcista. E’ un prete alto, con gli occhiali, il cranio pelato, un sorriso franco e beneducato.
Mia madre racconta gli episodi, la storia della morte violenta, della casa e del tesoro con voce sommessa, ma molto chiara. Parla, ma un vago timore, forse terrore, gli prende l’ anima, probabilmente in ragione della calma che, comunque, aveva nel cuore. Sembra contemplare, sbigottita, sgomenta, spaurita le visioni, nascoste ai piu’, che ora si librano nella sagrestia dalle pareti alte, coperte, dall’ alto al basso da una pesante tappezzeria, a intervalli irregolari tappezzata da figure di santi e immagini della passione del Cristo..
Il sacerdote ascolta, poi dice serio:
-Potrebbe essere uno spirito buono che vuole attirare la tua attenzione per farti trovare il tesoro che gli assassini non sono riusciti a rubare. Potrebbe pero’ essere anche uno spirito maligno. Lo stesso Belzebù:
Mia madre sta in silenzio. Guarda i disegni sulla tappezzeria e nota al centro di una parete il disegno di una colonna attorno alla quale correva attorcigliata con la forza di un serpente la fiamma di un fuoco vivo.
L’ esorcista prosegue:
- Se non hai altro da riferirmi, posso andare a casa tua e recitare le preghiere per allontanare il demonio. Non sapro’ pero’ mai dirti se in casa c’e’ un tesoro. Per saperlo dovrai levare le mattonelle e scendere nel vano. Puoi trovarci, pero’, non monete d’ oro e altri oggetti preziosi, serpenti e scorpioni, l’ emblema del male. Te la senti di correre questo rischio?
Mia madre accetta l’ invito del sacerdote a benedire la casa. Non fa altro, anche perche’ gli episodi dopo le preghiere dell’ esorcista non si ripetono. Non osa guardare sotto il pavimento perche’ teme che il demonio prenda se’ e le sue creature per trascinarle nei gorghi dei fiumi infernali, nelle tenebre, nelle profondita’ del silenzio, trascinandole giorno e notte, estate e inverno, senza mai riposare.
Dopo qualche mese trasferisce la famiglia a Castle, la citta’ dove esercita la sua professione di ostetrica condotta.
Dimentica la vicenda.
Le torna in mente quando viene a sapere che il nuovo inquilino e’ diventato improvvisamente ricco.

Alfa ha detto...

Mi viene in mente il racconto che mi fece un archeologo scozzese mentre lavoravamo nella necropoli di Sant'Ambrogio a Milano.

Quando era bambino viveva a Singapore. Ad un certo punto gli parve di vedere ombre aggirarsi sulle pareti, ombre come di soldati.
Un altro giorno si trovò, terrorizzato e urlante, in cima ad una collina, senza sapere cosa fosse successo e cosa lo avesse spaventato così tanto.

Più tardi i suoi genitori cominciarono a fare delle domande e scoprirono che nella casa dove abitava erano successe cose terribili.
Durante l'occupazione giapponese della città, lì erano stati imprigionati i soldati inglesi della guarnigione, molti dei quali erano stati torturati ed uccisi.

Ishtar ha detto...

Ciao compaesana
io sono rientrata ieri, oggi ho ripreso a lavorare ma mi sa che mi concedo qualche altro giorno di relax più in la!
E da me un assaggio delle mie vacanze ciao :)

utilizerapagain ha detto...

Scoperto che tu, senza barriere, Ishtar abitiamo nelle piu' bella regione dell' universo, e inoltre siamo amici di Stella, perche' non conoscerci?
Cumulativamente
Vale
PL

Gianna ha detto...

Ciao tesoro !

Alfa ha detto...

Cara Streghetta,
Sinistrari ti aspetta...

... questa notte.

Leonardo ha detto...

Buon inizio di agosto streghetta!
Un caro saluto

Gianna ha detto...

Streghetta bella e scrittrice desidererei un tuo cmmento sul mio post di oggi,se è possibile.

Nella ha detto...

Buona domenica Cinziaaaaa

Elsa ha detto...

un grazie forte...
Cinzia so che hai compreso.
tvb elsa