mercoledì 7 maggio 2008

VOLEMOSE BENE


Vi capitano mai quelle giornate in cui, sembra che tutti i diavoli si siano datti appuntamento per renderti la vita impossibile?Ebbene ho appena trascorso una giornata infernale. Gran parte delle mie sofferenze odierne sono state causate dalla soave e leggiadra mattina lavorativa. Qualcuno anni orsono dichiarò “Il lavoro nobilita l’uomo”, innalza l’autostima, ci fa sentire validi elementi nella società. Non so perché ma oggi queste belle parole mi suonano un po’ di sberleffo. Probabilmente la maggior parte dei lavori nobiliteranno anche, ma vi giuro che il lavoro del call center, ti annienta. Esistono dei lavori peggiori, senza dubbio alcuno, perlomeno non posso dire di rischiare la vita nello svolgimento delle mie mansioni, anche se vi assicuro che prima o poi, qualche picco di pressione alta nei tanti momenti d’ira, mi potrebbe lasciare stecchita. Sarà colpa dei tempi che cambiano, dell’educazione che per molti è solo un bel vocabolo, sarà che l’Italia va a rotoli e la gente è esasperata , saranno tanti i motivi che però sommati assieme, riescono a trasformare una normale casalinga in una donna assatanata. Ebbene si, oggi una “donna angelicata” mi ha letteralmente ricoperta di insulti, perché da bene “2h” il telefono di casa non funzionava. Vi assicuro che non ho mai sentito tante scurrilità messe assieme, credo di aver appreso anche qualche nuova terminologia. Sta di fatto che la parabola “Porgi l’altra guancia” non ha funzionato e così con la “donna” è nata un accesa discussione. Pentita e mesta, sono andata a cercare conforto dalla mia cara Suor Paola, che svelta svelta, per calmare il mio animo mi ha letto una poesia di Madre Teresa, dicendomi “Vogliamoci bene e facciamo del bene, non arrovelliamo il nostro cuore con inutili dispute quotidiane “ Ecco la preghiera Buona lettura.

Non importa.
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico.
Non importa, amalo!
Se fai il bene ti attribuiscono secondi fini egoistici.
Non importa, fa il bene!
Se realizzi i tuoi obbiettivi trovi falsi amici e veri nemici.
Non importa, realizzali!
Il bene che fai verrà domani dimenticato.
Non importa, fai il bene!
L’ onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile.
Non importa, sii franco e onesto!
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo.
Non importa, costruisci!

22 commenti:

acquachiara net ha detto...

io mi ricordo che: "il lavoro nobilita e rende l'uomo simile a una bestia" .... ma forse era un altra interpretazione.
Ne parlavo giusto oggi con un amico, d'accordo che devo imparare la pazienza e la comprensione, ma sarà proprio il caso di fare un corso accelerato dove la gente passa le giornate a camminarti sui piedi ....giusto per non dire altro :-)))))

Ishtar ha detto...

Ciao!
Prima di tutto mi piace tanto l'immagine che hai scelto mi fa ricordare le copertine di alcuni quaderni delle elementari...
Poi scusa non saresti una scrittrice in erba, allora fai una bella cosa tutto ciò che ti colpisce appuntalo come in un diario, lo so che sul call center è stato anche realizzato in più anche un film sul libro di una nostra conterranea per giunta, ma che ne so magari ti viene in mente un altro libro!
Capita spesso di perdere le staffe, a me più di quanto puoi immaginarti e soprattutto con le persone care...
Però il messaggio della preghiera di Madre Teresa dice tutto quello che c'è da dire in proposito.

PS: se passi da me, per favore evita di farti il sangue amaro per un commento critica che ha destato in tutti tranne in me fastidio...

Ciao :-)

Gianna ha detto...

E' una delle poesie che più amo di Madre Teresa e affidiamoci alle Sue parole di fiducia e di speranza!
Ciao

ValeTata ha detto...

Ciao!!!
Anche x me giornatina nera... i "vicini" di casa mi esasperano, ma guardo avanti e: la truppa romana sta armandosi con le armi nucleari... la loro disfatta è presto fatta... ;)
smack

ras ha detto...

oggi i diavoli son passati anche di qua ciao streghet

scrittrice75 ha detto...

Ti va di scambiarci i link? ciao da angela

scrittrice75 ha detto...

capisco... anche a me un editore voelva pubblicarmelo a pagamento ma dovevo cedergli i diritti.. è normale che vogliano ceduti i diritti?
Comunque è praticamente impossibile arrivare ad un dunque.. pubbliare è impossibile

Anonimo ha detto...

Ciao Cinzia, in un certo senso ha ragione Acquachiara. Il lavoro non nobilita affatto l'uomo, e tutto il tempo che passiamo lavorando sono ore rubate ai nostri veri interessi, i nostri sogni, i nostri progetti. Posso dire che il mio lavoro non mi dispiace, ma posso capire il tuo stato d'animo. Una mia amica lavora in un supermercato, e a volte mi racconta che certi clienti sono dei veri "lord" inglesi, quando insultano. Ad una signora che la insultava perchè a suo dire era troppo lenta gli ha risposto: "complimenti, lei sì che è una vera signora, ma la bocca non se la lava mai?" Facendo ridere gli altri clienti, che si sono subito tirati fuori dagli improperi di quella zelante signora... Purtroppo in un call center non si ha un confronto paritario, e alla gente vigliacca piace insultare, soprattutto quando sa di non poterne subire le conseguenze. Pur non essendo religioso, condivido in pieno la linea di principio di madre Teresa. Ciao

Fosco Del Nero ha detto...

Ciao Streghetta. :)
Ti ho risposto sul mio blog...
A proposito, ma la mail che ti ho inviato sul tuo libro ti è arrivata?
Ciao!

Fosco Del Nero
www.foscodelnero.blogspot.com

Fosco Del Nero ha detto...

Scrivo un post forse cinico, ma secondo me necessario.
Punto primo: non accettate mai pubblicazioni a pagamento. Sono il metodo sporco che alcuni pseudo-editori utilizzano per guadagnare a prescindere dalle vendite (che infatti non ci saranno) sui sogni della gente.
Punto secondo: pubblicare non è impossibile, ma solo difficile.
Punto terzo: in caso di pubblicazione, è ovvio che gli devi cedere i diritti di sfruttamento (non i diritti di sulla paternità dell'opera: quelli sono inalienabili)! Altrimenti l'editore come ci può guadagnare?!
Punto quarto: pubblicare è ancora più difficile se si usa la punteggiatura a sproposito, se si scrive "è normale che vogliano ceduti i diritti?", o "arrivare ad un dunque", o tante altre cose che ho letto nel tuo blog, Angela, e che addirittura farebbero parte del tuo romanzo (la cui stessa struttura mi pare a prima vista debole).
Perdona la schiettezza, ma credo che sia meglio dirtelo in tutta sincerità, per evitare anche che qualcuno possa estorcerti del denaro con promesse di vario tipo, piuttosto che mentire.
Aggiungo però anche due cose:
1. Continua a scrivere per la pura passione di farlo.
2. Magari mi sbaglio. :) Quindi, se ci credi davvero, continua a cercare un editore... ma non cedere mai alla pubblicazione a pagamento: l'editore vero non ti chiede soldi per pubblicare la tua opera perchè crede in essa (è un imprenditore, in fin dei conti).
Con sincerità,

Fosco Del Nero
www.foscodelnero.blogspot.com

Streghetta ha detto...

@ Cara Acquachiara, mi trovi perfettamente d'accordo, perlmeno ci saranno anche i lavori che nobiltano l'uomo ma certi altri imbrustiscono lo spirito. Pazienza e comprensione nel mio lavoro devono, mio malgrado essere presenti, anche se come dicevo non sembro riesco a "porgere l'altra guancia".


@Cara Isthat, se il tema call center non fosse già ampliamente sfruttato, credo proprio scriverei anche io un libro e ti assicuro che in virtù degli otto lunghi anni avrei molto da raccontare,sono passata del tuo blog. Premetto che già mi infastidisce uno che si firma anonimo, anche se i rete lo siamo un pò tutti, ma ciò che più mi danno fastidio sono le critiche non costruttive.



@ Stella, come avrai notato, adoro la persona di Madre Teresa, una donna incredibile e dalla volontà di ferro.

@Valetata, i miei vicini per fortuna migrano...;)anche se ero un pò abituata al loro chiasso.


@Povero Ras, tantissima solidarietà.


@Scrittrice75, aggiungo molto volentieri il tuo link ai miei preferiti, quanto alla passione per la scrittura, mai perdere l'entusiasmo e la speranza.


@Caro Fosco, mi piace molto la tua schiettezza, temo solo il mio libro nelle tue mani, beh di sicuro sarai un critico imparaziale.

Elsa ha detto...

cara...io cerco di lavorare lasciandomi scivolare su alcune cose....ma quando sbotto ....(tipo ieri sera) mi infurio sul serio e non transigo se viene meno il rispetto!!!Divento una bestiaaaaaaaaaa.

ps Grazie per il commento sui versi.
sempre felice di poter donare dolcezza.
Elsa

Streghetta ha detto...

Cara Elsa.. Quando manca il rispetto anche io perdo un attimo il controllo. È un piacere poter leggere ciò che scrivi.:-)

Nella ha detto...

Leggendo " Il canto notturno di un pastore errante dell'Asia", di Giacomo Leopardi, consigliatami dall'amico Gherardo, mi sono ritrovata a riflettere sulla piccolezza dell'uomo di fronte alla natura e al suo destino…sul tanto affannarsi di oggi…sul tempo che scorre inesorabilmente…e sulle ore che non ci bastano più!

In effetti il tran tran della vita quotidiana lascia pensare che tutto quello che facciamo serva a ben poco oppure non serva a nulla se non alla sussistenza fisica su questa terra.

Ciao Cinzia, smack !!!

jasna ha detto...

Ciao cara streghetta... così tu saresti una di quelle rompi scatole che ci assillano per telefono? L'ultimo che ha chiamato a casa mia , l'ho tenuto al telefono 30 min. l'ho fatto parlare, e poi gli ho detto che non mi interessava. Mi dispiaceva interromperlo, e glielo detto cosi siamo finiti a parlare di tutt'altro. ma sono rare le volte in cui sono molto disponibile... ma volemose bene ugualmente.

Anonimo ha detto...

Non credo Jasna, mi pare che Cinzia lavori in un Call Center di assistenza clienti, giusto?

Streghetta ha detto...

Cara Jasna no non sono una rompiscatole.:-) come giustamente scrive Cesco lavoro in un centro assistenza clienti. Quindi ricevo le chiamate di" rompini":-)

Anonimo ha detto...

Volemose bbene sì, ma fino ad un certo punto... per dirla alla romana "Quanno ce vò ce vò", e dunque al rompi di turno ogni tanto bisogna anche rimetterlo a posto a parole. La tipa ha fatto tutto sto casino per due ore senza telefono? la gente é proprio fuori in questo inizio di milennio..., pensa che io sono stato due mesi senza il telefono di casa (e un mese senza Internet), ho conversato con il call center una quindicina di volte e non mi sono mai, dico, mai arrabbiato. Chiamatemi Massimo di Calcutta. ;-).

Anonimo ha detto...

A Scrittrice75 ripeto quanto già ottimamente esposto da Fosco: mai pubblicare a pagamento, e aggiungo mai avere fretta, rileggere i propri testi fino alla nausea (e farli leggere dagli amici chiedendo di essere onesti sulla qualità e di evidenziare gli errori che a te possono sfuggire). Poi, se proprio si vuole pubblicare pagando, assicurarsi dei servizi offerti nel contratto (per un contratto tipo vai sul sito di Paolo Dune www.paolodune.com credo, e scarica la bozza di contratto.

Ponke ha detto...

Ciao Cinzia,
bella preghiera... non sapevo che avessi una guida spirituale, bello... in effetti fuori la negatività!
Riguardo il tuo lavoro, è dura essere l'interfaccia tra l'azienda e un cliente, magari non hai veramente i mezzi per risolvere il caso, perchè l'azienda temporeggia e il cliente non riesce sempre a capire che voi diete ambasciatori. Per non parlare di quei clienti cafoni...

Streghetta ha detto...

@Caro Massimo, grazie per essere passato da queste parti. Hai ragione la gente ha perso il lume della ragione..Ci si innervosisce davvero per delle banalità.

@Cara Nella parole sante, ci si affanna davvero per delle banalità.

@Cara Jasna, per fortuna non faccio vendite outbound, con il mio carattere non ci sarei mai riuscita.


Mony, amichetta, da uno a dieci, quanto mi vorrei licenziare? Speriamo di fare una bella vincita al super enalotto.

Gianna ha detto...

Hai voglia di visitare ancora Torino?Allora vienimi a trovare...