martedì 20 maggio 2008

Italia razzista?



Sentendo le notizie dei media e leggendo molti dei vostri blog, ho
avuto modo di riflettere su di un argomento molto delicato e dalle
molteplici sfaccettature. L'Italia è un paese razzista? Sul fatto che
in fondo per molti il "colore" della pelle rappresenti un problema,
non ci sono dubbi, ma non mi soffermo perché chi giudica un essere
umano dalla pelle è un cretino. Il problema più grave è che sia lo
stesso stato italiano ad non essere in grado di "accogliere" e "
gestire" chi decide per vari motivi di vivere nel nostro paese. Ad
esempio sulla politica italiana, a proposito dei Rom, si pronunzierà
anche l'europarlamento. Ma chi sono i rom?I rom sono un insieme di popolazioni legate da un origine comune quella indiana e dal nomadismo legato a dei mestieri itineranti ormai quasi in disuso. Ed i Rom in Italia? Sapevate che rappresentano solo lo 0,25 della popolazione italiana ?Una percentuale esigua, ma a Ponticelli, è nata una vera e propria guerra ai campi rom. È aberrante vedere un gruppo di donne che applaude soddisfatto mentre si appicca il fuoco al campo dei rom. La questione "rom", è inutile fare ipocrisia, è estremamente complessa, e lo stato Italiano dovrebbe intervenire affinché in questo degrado si apra uno spiraglio di legalità. Va bene la solidarietà, la politica dell’accoglienza, ma non l’illegalità. Lo stato ci dovrebbe tutelare da tutti i criminali, italiani compresi ovviamente.

21 commenti:

ValeTata ha detto...

Ciao Cinzia, ancora dovevo leggere il tuo post e alla fine abbiamo scritto entrambe di razzismo... Tu in toni seri e con il tuo bellissimo modo di saper donare, io in modo scherzoso grazie ad una mail che mi hanno inviato... :) Non sono razzista, ma il mondo spesso fa si che lo diventiamo x delle cose che si sentono... mai fare di tutta un erba un fascio...
Notte notte, Valentina

silvano ha detto...

Ciao Cinzia, grazie della visita. In questi giorni sui media e sui blog si è parlato molto di razzismo...beh è effettivamente una questione molto complessa e dalle molteplici sfaccettature.In chiusura di post hai fatto notare un aspetto, quello della legalità che, anche se è vergognosamente strumentalizzato da una parte politica, purtuttavia c'è e bisognerà affrontarlo.
ciao, silvano.

acquachiara net ha detto...

il problema, come dicevo da Cesco è che questa volontà non c'è, perchè nell'esasperazione dello scontento e dell'insicurezza con conseguente paura, si creano le condizioni per dominare con il bene placido dell'opinione pubblica.
Un meccanismo perverso applicato da sempre nella storia, molti problemi con i balcani e con l'oriente fanno ancora parte dell'eredità che ci ha lasciato l'imperatore Costantino, detto pure "il grande" quando nel terzo secolo divise gli imperi e le chiese mettendole in competizione e dominando a suo piacere, ma poi lui alla fine è morto come tutti, ma la disgregazione è rimasta, anche perchè qualcuno si preoccupato di portarla fini ai giorni nostri.
La cosa tragica è che queste operazioni sono costate milioni e milioni di vite e continuano a farlo.

Valen ha detto...

penso che se le forze dell'ordine funzionassero bene... non esisterebbe il problema del "razzismo" ed altri. Purtroppo lo Stato è assente.

Anonimo ha detto...

Quello del razzismo non è un problema di oggi, tantomeno una questione riguardante unicamente i rom. Nell'aria già da tempo si respirava insofferenza verso le minoranze etniche. Non c'è niente da fare. Nel nostro cervello c'è sempre quel tarlo che ci dice che siamo superiori a loro, perchè è questo che la società ci ha sempre insegnato. L'integrazione, come la si è fatta oggi, non serve a nulla, perchè più simile alla sopportazione. Sopportare non è la stessa cosa che accogliere, è questo che bisogna capire. Basta guardarsi in giro, la gente guarda con disprezzo gli extracomunitari, anche se solo in qualche occasione lo manifesta apertamente. La cosa più fastidiosa è che il disprezzo spesso riguarda le condizioni miserabili in cui versano queste minoranze. Ed è una cosa che a suo tempo ho subito anch'io, per questo tendo sempre a difendere chi si trova in queste situazioni. Quando eravamo estremamente poveri la gente ci disprezzava, e una volta (l'unica nella mia vita) ho dovuto spaccare il naso ad un coglione perchè mi ha accusato di aver rubato un paio di occhiali dagli spogliatoi dopo un allenamento. Quel giorno mi sono sentito morire dentro, ed ho imparato a diffidare di tutti i sorrisi falsi che mi si presentano oggi. Quello che voglio far capire è che si tende spesso ad identificare la povertà come una colpa, ipotizzando che chi non ha nulla sia inevitabilmente portato a perdere la dignità e a delinquere. Non ho mai capito perchè l'Italia non ha mai usufruito dei fondi messi a disposizione dalla comunità europea per offrire condizioni abitabili nei campi rom. Sospetto, però, che se lo facesse, la gente si solleverebbe in massa. Perchè la realtà è questa: a loro non interessa il degrado nel quale vivono; li odiano e basta. Di quell'odio che nasce da una frustrazione interna di eterna insoddisfazione. Non potendo prendere a calci i mulini a vento, cercano qualcuno che ai calci non reagisce. Li invito, quei napoletani che ho visto ieri a Sky TG 24, seduti su una Mercedes da 60000 euro, di venire a dirlo a me che hanno fatto bene a scacciare le madri con in braccio i loro bambini nel cuore della notte a colpi di molotov. Perchè io, i calci, non li subisco, e ne ho una scorta bella piena da distribuire.

Streghetta ha detto...

Cari amici del blog grazie per aver riportato le vostre idee, che ho letto con non poco interesse. È un argomento delicato e facilmente strumentalizzabile. Resta comunque il fatto che nel nostro paese l' illegalità spadroneggia.

Anonimo ha detto...

Ancora non capisco a cosa ti riferisci, Cinzia. Inoltre l'illegalità spadroneggia maggiormente in parlamento, però non vedo bande di esagitati che lanciano molotov verso questi bastardi succhiasangue. Ricorda sempre che i danni maggiori li fanno sempre i rapinatori in cravatta, perchè con un unico colpo di spugna buttano sul lastrico intere famiglie, che anzichè protestare come si faceva una volta se la prendono con i Rom solo perchè alcuni di essi si sono macchiati di qualche crimine.

Anonimo ha detto...

Non capisco questa paura verso chi è diverso da noi. Spesso accade quando non si conosce una cultura diversa dalla nostra, ed è facile fare delle generalizzazione, come ne ho parlato nel mio blog. E' pura è semplice ignoranza. Buona giornata. Francesco

Streghetta ha detto...

Caro Cesco e Caro Francesco, cerco sempre di affrontare con molta delicatezza argomentazioni quali il razzismo. Come dicevo sul post, non voglio versare alcuna parola su chi considera una persona diversa, solo per i tratti somatici,chi lo fa è un cretino. Personalmente mi farebbe piacere vivere in una società multi etnica. Credo che lo scambio di culture, non possa che sviluppare la mente. Conosco la millenaria cultura rom, ma non la condivido. Come loro non condividerànno la nostra. Rispetto chi decide di vivere nella nostra terra. Ma non sopporto chi decide di farlo dandosi al crimine e rovinando il buon nome dei loro stessi concittadini. Ciao a presto.:-)

Anonimo ha detto...

ciao sono sonia di FUORI DAL GHETTO
http://abbattereipregiudizi.blogspot.com/
Con questo messaggio che non lascio solo a te, non fingo di essere interessata al tuo post solo per lasciare il mio indirizzo blog, semplicemente ti invito a venire a trovarmi.
D'ora in poi lo farò anche io con te e volendo potremmo linkarci.
ciao a presto
sonia.

Ponke ha detto...

Ciao a tutti,
mi introduco anche io in questo labirinto di opinioni... sicuramente è necessario distinguere tra criminali e rom... tra criminali e italiani... tra criminali e "inserisci a piacere".
Riesco a capire la paura e la diffidenza delle persone che passano vicino a questi campi di poveracci, che magari si fanno pure gli affari propri. In generale si ha difficoltà nell'avvicinarsi alla diversità, e con questa parola mi riferisco allo stile di vita, che ok, sono nomadi, ma sono anche emarginati, disperati, ghettizzati. Cavolo fanno parte dell'UE, si o no? Ma anche se così non fosse, non vorrei assolutamente trovarmi per strada in un paese straniero e mandata via a calci come se fossi "portatrice di sventura", malata, infame, ma che siamo animali? Non si può risolvere così una questione del genere! Criminali sono quelli che lanciano le molotov, criminale è chi uccide, chi molesta, chi ruba. Questi devono essere punibili, ma dalla legge! Vi immaginate l'umiliazione di quei genitori che devono spiegare ai propri figli perché li stiamo trattando da cani? Italiani, che vergogna!

Nella ha detto...

Cinzia passi da me?????? Ti aspetta una cosa =))

Cannibal Kid ha detto...

L'italia un paese razzista? Io avrei detto di sì, ma la risposta che ha dato lo scrittore Giampaolo Pansa (tra l'altro mio concittadino di Casale Monferrato) in un'intervista sul tg de la7 è sicuramente più intelligente e mi ha fatto riflettere. Secondo lui l'Italia no, non è un paese razzista. E' solo un paese spaventato..

Ciao Streghetta!!

Ishtar ha detto...

Ciao sono di fretta ma se passi da me c'è un premio per te ciao :-)

Anonimo ha detto...

Ciao Streghetta, sono d'accordo con quanto dici. Io sono però convinto che ogni paese debba salvaguardare la propria cultura, e non confonderla con quella degli altri paesi. E' bello che le tradizioni rimangano tali, ed è bello che ognuno possa comprendere la cultura dell'altro senza quella spamodica paura di chissà che cosa, quella paura che ci fa provare odio perchè ignarri di come gli altri vivono.

Quando andavo alle elementari e studiavo una naziona la maestra ci faceva studiare anche gli usi e i costumi del popolo affinchè capissimo che non siamo tutti uguali e non per questo non possiamo volerci comunque bene.

@Marco: Gianpaolo Pansa ha ragione, tutti siamo spaventati. La televisione continuamente ci riporta omicidi commessi da extracomunitari. Fanno le edizioni straordinarie, ed è questa continua ricerca del sensazionalismo, e di inculcarci che i diversi sono pericolosi, che noi abbiamo paura. Purtroppo se continua così è tutta l'anormalità di tutto ciò diventa normale. Perchè siamo supercondizionati dall tv e da tutto ciò che è potere.

Nella ha detto...

Ciao puoi passare da me?
Baci!!!

Luca ha detto...

Si, credo proprio che l'Italia sia un paese razzista.

Country Lou ha detto...

La paura. Questo é a parer mio il nocciolo della questione. E' con la paura che lo stato ci tiene in pugno, ci gira e ci rigira come vuole, tocca al nostro senso critico capire questa loro sottile ma netta strategia. Legalità, questa é la parola che dovrebbe imperare sempre nel definire quello che si può o non si può fare. Gli italiani, i rom, tutti quanti devono vivere in uno stato di legalità, chi non ne vuol far parte é giusto che venga PERSEGUITO GIURIDICAMENTE e non certo dando fuoco a baraccopoli. Allo stato fa comodo questo stato di cose, é così che può manipolarci come vuole neutralizzandoci e confinandoci dentro le nostre paura. Il razzismo é figlio della paura. Per chi di voi non avesse letto ancora I due libri saggio di Michael Moore, vi invito a leggere STUPID WHITE MEN e MA COME HAI RIDOTTO QUESTO PAESE? nei quali si parla molto di paura e di razzismo.
Un saluto a tutti, ciao.

Country Lou ha detto...

La paura. Questo é a parer mio il nocciolo della questione. E' con la paura che lo stato ci tiene in pugno, ci gira e ci rigira come vuole, tocca al nostro senso critico capire questa loro sottile ma netta strategia. Legalità, questa é la parola che dovrebbe imperare sempre nel definire quello che si può o non si può fare. Gli italiani, i rom, tutti quanti devono vivere in uno stato di legalità, chi non ne vuol far parte é giusto che venga PERSEGUITO GIURIDICAMENTE e non certo dando fuoco a baraccopoli. Allo stato fa comodo questo stato di cose, é così che può manipolarci come vuole neutralizzandoci e confinandoci dentro le nostre paura. Il razzismo é figlio della paura. Per chi di voi non avesse letto ancora I due libri saggio di Michael Moore, vi invito a leggere STUPID WHITE MEN e MA COME HAI RIDOTTO QUESTO PAESE? nei quali si parla molto di paura e di razzismo.
Un saluto a tutti, ciao.

twizzy ha detto...

non credo che il problema vero sia di essere o meno razzisti, ma un fatto è certo. leggo un certo malumore sulle facce delle persone, aver paura di uscire la sera, di essere scippati, o di non vestire in certi modi perchè hai paura che ti assalgano, non è forse un modo di sentirsi discriminati?io italiana (lavoro in terra straniera perchè lavoro in svizzera!)in italia non mi sento più sicura, ma non dell'extracomunitario, ma dei delinquenti in generale..e iniziano ad essercene un pò troppi..

Clelia ha detto...

Sono rimasta basita di fronte ai fatti accaduti a Ponticelli. La cultura della violenza non cessa mai di alimentarsi. La legalità và comunque gestita con "polso" e "mentalità lucida" senza esitazioni. Bisogna sentirsi sicuri questo è il bene più prezioso. Riguardo al razzismo verso le persone di colore, questo a mio avviso è un qualcosa insito nella nostra cultura. A Londra dove ho vissuto e ritornerò c'è qulacosa che noi Italiani dovremmo assimilare: il multiculturalismo come risorsa.

Clelia