mercoledì 28 maggio 2008

Giovani Reclusi


Sfogliando una rivista apparentemente frivola e modaiola (chissà perché quando vai dalle parrucchiere, trovi solo riviste genere pettegolezzo), mi sono soffermata su un articolo che di glamour non aveva niente. Forse solo il titolo " Hikikomori" potrebbe trarre in inganno. In realtà dietro la parola, quasi impronunciabile, si nasconde un milione di adolescenti giapponesi, di solito sensibili e intelligenti che si auto reclude nelle mura domestiche per mesi o addirittura anni, per sfuggire a un mondo esterno incapace di accettare la diversità di chi, non si conforma a valori tradizionali di quella società. Mi sconvolge l’idea di questi giovani isolati e se vogliamo rinchiusi nel loro mondo, volutamente autistico, che trascorrono il tempo, navigando in internet, davanti ad un video game ma soprattutto non relazionandosi con il mondo esterno. Capisco che, non ci si possa e voglia unificare in nome di una tradizione che giustamente può non "piacere", ma trovo assurdo che dei giovani temano a tal punto le critiche che possono giungere dall'esterno da avere un solo desiderio; nascondersi. Sarà solo una follia orientale?

13 commenti:

Gianna ha detto...

Non è possibile!A mio modesto avviso sono ragazzi da capire e sentendosi capiti solo dal gruppo,si isolano non "vivendo"

Anonimo ha detto...

Milioni? sei sicura? mi sembrano tanti... Comunque sia, quando i giovani si chiudono in casa é un brutto segno. Quasi quasi adesso esco un po'... Ciao

denise ha detto...

Anche a me è capitato di leggere qualcosa su questo, io ho solo trentatrè anni, vissuti "fuori", ma mi sembra di avere perso anche troppo tempo nell'immobilità, come possono poi recuperare? E se un giorno si accorgessero anche loro, che al di fuori del loro paese e delle mura di casa, esistono realmente le persone stupende con cui chattano? Sveglia la vita va vissuta svegliandosi e non compiangendosi!

Anonimo ha detto...

Credo che questo tipo di articoli vada preso con le molle. Somiglia molto a quelli che scrivevano (e a volte scrivono ancora) in Italia quando iniziò ad apparire il fenomeno dei videogiochi casalinghi, facendo previsioni e statistiche nefaste su una generazione di giovani che si isolavano dal resto del mondo. Statistiche e previsioni che si sono rivelate bufale belle e buone. Certo è che in una società come quella giapponese, dove l'individuo è costretto a perdere gran parte della sua individualità, un problema di integrazione c'è per forza. Tokio è una delle città più popolose del mondo, e in alcuni quartieri si soffoca letteralmente, peggio che a Milano, che in confronto sembra una cittadina di provincia. Hanno un ritmo di vita che è il triplo del nostro, e questo porta ad accumulare montagne di stress.
Ma da che mondo e mondo, gli psicologi non ti dicono che è la società a schiacciarti, ma tu stesso ;-)

BETTA'72 ha detto...

In realtà non c'è bisogno di andare tanto lontano per "vivere" questa realtà anzi vi dirò di più almeno questi si confrontano con qualcun'altro attraverso internet!!!
Mio cognato (non ho una gran stima di quest'uomo!) se ne stà sempre chiuso (letteralmente, non apre neppure le finestre) in casa,non ha un amico e non naviga in internet....legge solo riviste di astronomia, che riceve direttamente a casa perchè in abbonamento, scruta il cielo con il canocchiale, in riferimento ad ogni argomento lui si è dato delle SUE risposte e chiunque non la pensi come lui è in errore.... e siamo in Italia!!! :-/
Non ho mai osato chiedere alla mia cognata come abbia fatto a sposarselo, credo che le infliggerei un ulteriore dolore rivangando il passato!
buona giornata Maffy

Anonimo ha detto...

Penso che non sia solo un problema orientale. Con l'avvento della tecnologia è un problema che sta "acchiappando" anche ragazzi occidentali. Cellulari, console per videogiochi e internet....e vai di solitario! Buona giornata. Francesco

Streghetta ha detto...

@Cara Stella è davvero singolare il modo in cui questi adolescenti hanno deciso di esprimere il loro al di vivere.

@Caro Massimo, purtroppo non mi sbaglio...un milione di giovani sono davvero tanti.

@...Sveglia la vita va vissuta svegliandosi e non compiangendosi...Cara Denise hai proprio ragione, questi ragazzi si stanno perdendo gli anni migliori:(

@Caro Cesco hai ragione, ti riporto un articolo letto sull'argomento " l’hikikomori sembra essere una sindrome culturale che si sviluppa in un paese specifico durante un particolare momento della sua storia.
I giapponesi hanno dato la colpa a qualunque cosa: alle madri oppressive e a quelle assenti, ai padri troppo impegnati, al bullismo scolastico, all’economia in recessione, alle pressioni accademiche e ai video game.
Ma il tutto va probabilmente collocato sullo sfondo di una società sociologicamente in crisi e che, soprattutto, si nutre di una cultura dalle caratteristiche uniche al mondo e non sempre "sane"!


@Cara Maffi, che tristezza, per il mio caratterino un uomo così l'avrei già abbandonato!!Un caro saluto

Nella ha detto...

Notte Cinzia!!!

Pino Amoruso ha detto...

...spero proprio che sia solo una follia orientale!!!Proprio strani qs giapponesi...

AnnaGi ha detto...

Direi che è un problema serio.
Un giovane non può, per protesta, rinchiudersi in casa.
Un giovane rappresenta il futuro e deve lottare per questo. Dovrebbe avere stimoli, curiosità e voglia di fare, altro che stare chiuso in casa con Internet.
Un giovane che si comporta in questo modo fa preoccupare e il male - secondo me - va ricercato, si nella società, ma in quella che prima di tutto si forma intorno a lui, ovvero la famiglia

Luca ha detto...

Credo ci siano tanti ragazzi che facciano questo tipo di vita. Per quel che mi riguarda boccio categoricamente questo stile di vita. Bisogna avere la forza di reagire.
"Volevo vivere con saggezza e in profondità..per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto"..(frase di Thoreau nel film l'attimo fuggente)

Streghetta ha detto...

@Caro Francesco e Pino mi auguro che questo sia un solo problema orientale.

@Cara Annagi, i giovani sono il motore del mondo è davvero una pena, pensare a questi ragazzi che hanno paura di vivere la vita..peccato.


@Luca..."Volevo vivere con saggezza e in profondità..per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto"..proviamo a tradurala in giapponese;) un caro saluto!!

ValeTata ha detto...

Ciao Cinzia, io mi trovo a vivere questa cosa così assurda da quando mi sono trasferita... la mia solarità e sincerità è vista in modo assurdo qui... per cui oltre a uscire x fare la spesa e ora x andare a lavoro mi chiudo in casa quasi letteralmente... ma non sono abituata e ne soffro da morire, sono sempre stata in "giro", ovunque con chiunque e curiosa di tutto e ora mi ritrovo in un mondo che non mi appartiene, x amore...