giovedì 17 giugno 2010

IL DENARO STERCO DEL DEMONIO?




L'organizzazione ecclesiastica cattolica, diventa sempre più contradditoria. Ci sono dei principi cardine del credo cattolico, che non vengono messi in pratica. Non mi riferisco al povero cristiano che non recita l'ave maria , ma alla chiesa che è sempre più agli onori della cronaca per fatti sconcertanti. Non sto ad elencare gli scandali sessuali,vergognosi perché pepetrati nei confronti di anime innocenti, e per i quali le parole da spendere non saranno mai troppe, ma bensì voglio raccontarvi della venialità che sembra aver investito la chiesa.Vangelo secondo Matteo: "E' più facile che un cammello passi nella cruna dell'ago, che un ricco entri nel regno dei cieli"....un momento ma allora perché la nostra religione è l'unica ad avere una propria banca per maneggiare affari e investimenti, l'Istituto Opere Religiose? La banca vaticana, visto che siamo tutti uguali davanti agli occhi del Signore, offre ai propri correntisti, anche a qualcuno di non troppo pulito, segretezza e ottimi rendimenti. Non vi sarete dimenticati delle dichiarazioni del pentito Francesco Marino Mannoia( rivelava che "Licio Gelli investiva i danari dei corleonesi di Totò Riina nella banca del Vaticano" e ancora "Quando il Papa (Giovanni Paolo II, ndr) venne in Sicilia e scomunicò i mafiosi, i boss si risentirono soprattutto perché portavano i loro soldi in Vaticano. Da qui nacque la decisione di far esplodere due bombe davanti a due chiese di Roma". )Ma non siate maliziosi amici del web, e non malignate, nella vita bisogna essere generosi. Pensate che il boss della Magliana, autore di innumerevoli donazioni,non si sia meritato una tomba marmorea nella nella basilica di Sant’Apollinare?E poi non giudicate il buon don Evaldo Biasini,«cassa continua» a disposizione di Anemone. Lui giovine uomo di chiesa ( classe 1927 )incarna lo spirito della generosità cristiana! .

Un saluto stregato

giovedì 10 giugno 2010

LA LEGGE BAVAGLIO IMPEDISCE AI CITTADIN DI RICEVERE UNA CORRETTA INFORMAZIONE


Sono indignita.Ieri la legge bavaglio contro l'informazione (e la
magistratura) ha avuto il Sì del Senato.

Siamo nuovamente di fronte ad un provvedimento legislativo che va ad impattare sul mezzo di comunicazione Internet, senza tenere conto della sua specificità.
Stiamo parlando del comma 28 dell’articolo 1 del disegno di legge a proposito delle “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali”, su cui il Governo ha posto ieri la questione di fiducia. Questa norma mira ad estendere anche ai “siti informatici” le procedure di rettifica delle informazioni ritenute non veritiere o lesive della reputazione dei soggetti coinvolti, finora applicate ai mezzi di informazione tradizionali”. In pratica un blogger amatoriale viene equiparato come responsabilità al direttore responsabile di un qualsiasi quotidiano nazionale. L’utilizzo dell’espressione generica “siti informatici” è molto preoccupante, in quanto sembra comprendere sia tutti coloro che producono contenuti, siano essi operatori professionali (ad esempio, la testate giornalistiche online) o semplici utenti (ad esempio, i blogger amatoriali), sia le piattaforme che ospitano questi contenuti, come ad esempio i motori di ricerca, le piattaforme di contenuti creati dagli utenti come YouTube ed i social network come Facebook. Ai gestori di siti, pagine web e blog amatoriali non dovrebbero essere richiesti adempimenti propri dei mezzi di informazione professionali e quindi sproporzionati rispetto ad attività di tipo amatoriale o comunque non lucrative.